Bianca Musumeci è una scultrice che dopo il primo viaggio in Tanzania ha iniziato a studiare le culture del luogo e l’origine nei gruppi etnici. Il suo percorso mira alla salvaguardia dell’identità e alla memoria di quei valori primari che possono aiutare l’uomo a ritrovare la misura di sé. Riflettere su essi la porta a riflettere sul tempo, sullo spazio, sulla vita, sulla morte, sul corpo, su ciò che è alla luce e ciò che è in ombra. Crede in un’arte tangibile, concreta, fatta prevalentemente di materiali tradizionali. Ora dove tutto è fugace e sostituibile, vano e vacuo, serve un pensiero ‘fermo’ fatto di materia, un presente immobile in questo tempo fatto solo di proiezione futura. La materia nella sua interpretazione di forma solida, compatta sia nella forma che nel valore. “Siamo fatti per osservare ciò che sta intorno a noi e riflettere questo corpo. Siamo una contrazione di quanti che ha bisogno di essere materia per ‘divenire’”.
